David Lanzafame si è presentato in conferenza stampa dopo il suo arrivo nell'ultimo giorno di mercato. Queste alcune delle sue dichiarazioni tratte dal sito ufficiale del club: ”Ci siamo già parlati in estate per un eventuale arrivo qui a Vicenza, sarebbe stata un’ottima cosa per me dopo un po’ di anni all’estero. E’ una sfida personale e sono molto felice di essere qui. Come mai non è andata a buon fine in estate? La trattativa non si era concretizzata, però mi fa piacere che a gennaio la società abbia pensato a me, per un giocatore all’estero da tanti anni non è semplice essere cercato di nuovo in Italia, questo vuol dire che ho seminato bene".

In che senso per te è una nuova sfida? "Lo so che possono sembrare le classiche frasi fatte, tutte le esperienze che uno vive sono sempre sfide, però questa è un po’ più di una sfida. Vorrei dimostrare di essere all’altezza della piazza, che non è da Serie B, è una piazza storica con un pubblico e una società esigente, ed è giusto che sia così. Vorrei anche dimostrare a me stesso di essere un giocatore che può ancora dire la sua".

Ultima stagione in B nel 2015/16 a Novara, che Serie B pensi di trovare? "È una bella domanda, sono curioso, dai tempi in cui giocavo io si è leggermente abbassata l’età anagrafica, tendenzialmente le caratteristiche del campionato sono quelle. Ho sempre seguito il campionato italiano, c’è molto equilibrio a parte 2-3 squadre che hanno un maggiore tasso tecnico. Sarà una B che già conosco, dove le squadre si equivalgono. C’è tanta tattica, nella quale noi italiani siamo bravi. Sarà interessante misurarmi con questo campionato".

Prima o seconda punta? "Ho cambiato tantissimi ruoli in carriera, ho giocato esterno, seconda punta, trequarti, mezzala, però negli ultimi 5 anni ho sempre giocato punta, davanti. Sono un giocatore offensivo non il classico numero 9 d’area, il mister mi conosce e saprà come utilizzarmi. Ma negli ultimi anni mi sono molto avvicinato alla porta".

Hai segnato di più all’estero, come mai? "All’estero c’è meno tattica, negli anni che ho fatto era più semplice avere occasioni da gol. In Serie B così come in Serie A è molto più complesso perché c’è più tattica, più marcature a uomo ed è più difficile trovare spazio. Un anno a Bari sono andato in doppia cifra, con mister Conte, anche a Parma ho fatto un buon numero di gol in Serie A.  Negli altri anni non ho avuto continuità di realizzazione, questo fa parte di una delle situazioni in cui dovrò cercare di migliorarmi qui".

Contratto fino a giugno 2021, non ci sono opzioni di rinnovo? "No, abbiamo firmato un contratto fino a giugno, questo è stimolante per me per cercare di mandare un messaggio al club qualora avessi la possibilità di poterne riparlare a giugno, è un mio obiettivo. Gabriele Ambrosetti mi ha già spiegato cosa vuol dire essere un giocatore del Vicenza, vestire questa maglia e cercare di onorarla sempre. Questa città vive il calcio in maniera intensa, è quello che cercavo, una piazza in cui ci siano stimoli importanti. Ringrazio Gabriele pubblicamente insieme ai due direttori, al mister e al presidente per avermi dato questa possibilità e avermi scelto".

4 gol al Vicenza, la squadra a cui hai fatto più gol in Italia: "Non lo sapevo, non è un buon biglietto da visita (ride, ndr), però speriamo che il Vicenza mi porti bene in ogni caso e che possa dimostrare il mio valore. La doppietta che hai fatto al Menti con il Bari? Me la ricordo bene, vincemmo quella gara, è stato importantissimo perché da lì abbiamo iniziato la cavalcata con Conte, per me è stato molto bello segnare due gol in uno stadio così importante".

Sezione: Focus / Data: Mer 03 febbraio 2021 alle 16:43
Autore: Davide Marchiol
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