Intervenuto a Radio 1 Rai nel corso di Radio Anch’Io Sport, Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri in Italia, ha parlato di diverse tematiche afferenti al VAR.

Queste le sue parole: “La centralità dell’arbitro anche con il VAR è importante. Bisogna riportare l’arbitro al centro del progetto. Il VAR è uno strumento favoloso se l’arbitro fa bene in campo. A quel punto chi è dietro il monitor può davvero aiutarlo. Se invece l’arbitro non fa bene, la tecnologia diventa quasi un nemico. Il VAR comunque non è una cosa per tutti, infatti, al momento non tutti i nostri arbitri lo stanno facendo. L’arbitro in campo vive di sensazioni e al monitor sei ‘schiavo delle immagini'”.

Sul VAR a chiamata: “Non ho mai detto di no. Per quanto mi riguarda non sono contrario”.

Su Maresca: “Lo rivedremo presto. Parlai con Maresca dopo la partita tra Roma e Milan. Non mi era piaciuta la gestione della gara non la decisione dei singoli episodi. Tornerà presto, magari prima una gara in Serie B e poi di nuovo in A”.

Dialogo arbitri-allenatori: “Quanto soffre un arbitro quando c’è un allenatore agitato, magari con degli scatti come Mourinho? Quando le persone attorno protestano vuol dire che qualcosa non è andato nel verso giusto. Noi chiediamo dei comportamenti consoni agli allenatori. Vedere comportamenti sopra le righe creano tensioni”.

Audio dei dialoghi VAR: “Audio pubblici tra VAR e arbitri? Penso che siamo vicini a far ascoltare gli audio tra arbitro e VAR. Penso sia giusto ascoltarli. A noi serve anche come didattica”.

Commento post gara: “Penso che si potrà arrivare anche a questo. Possiamo lavorarci, credo che si faranno prima delle prove e poi potrebbe essere attuato”. 

Sul fuorigioco:  “Noi applichiamo le regole ma non le facciamo noi. Il fuorigioco con la tecnologia è diventato un problema dimenticato”.

Sezione: Notizie / Data: Lun 15 novembre 2021 alle 13:29
Autore: Davide Marchiol
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