Il Vicenza inciampa ancora una volta sul più bello. Un successo sulla Reggiana terzultima e a secco di risultati da diverso tempo avrebbe permesso al Lanerossi di giocarsi con grandissima serenità le prossime partite, con un bel 24 a fine girone d'andata. Invece ad avere la meglio sono proprio i padroni di casa, capaci di colpire su sostanzialmente le uniche due vere azioni da gol create se escludiamo qualche strappo di Kargbo. La banda di Di Carlo però è parsa stanca, palesando una grossa mancanza di lucidità in tanti frangenti. D'altro canto gli sforzi sono stati tanti, oltre al Covid anche gli infortuni hanno limitato la rosa, basti pensare a Vandeputte che si è visto pochissimo o a Nalini che non si è proprio visto, giusto per citarne due.

Ecco dunque che contro una squadra arcigna e meno propensa a lasciar giocare come magari poteva accadere, ed è accaduto, contro Frosinone e Chievo, arriva una sconfitta. Dietro Cappelletti dà sempre l'impressione di essere paradossalmente più terzino che centrale. Troppi gli errori in marcatura, anche stavolta si perde qualcuno, nello specifico Ajeti, che segna di testa. Se sulla fascia le sbavature di questo tipo incidono fino a un certo punto, in area pesano come macigni, soprattutto se avvengono sui piazzati. Pasini e Padella sono stati "strizzati" dai tanti match, ma sono quelli che danno maggiori garanzie nel tenere nello stretto gli avversari, se ne manca anche uno solo puntualmente arriva qualche inciampo grossolano. In mezzo Agazzi abbastanza positivo per essere alla prima da titolare in un match poco giocato dai suoi, è bello rivedere Pontisso, ma ancora è molto indietro. Rigoni in questo momento è di un altro livello, ma non si può pretendere le giochi tutte e prima o poi doveva fermarsi, si è optato per questo match e purtroppo abbiamo pagato dazio.

Davanti soliti limiti. O tutti gli elementi sono brillanti o questo attacco fatica c'è poco da fare. Purtroppo non è una situazione risolvibile nel mercato di gennaio, sono pochi gli attaccanti a disposizione e non aggiungerebbero quasi nulla. Sta di fatto purtroppo che Marotta è encomiabile per l'impegno, ma sembra mancare del ritmo per incidere in Serie B e lo si è visto ancora una volta, mentre Meggiorini non le può giocare tutte, nervosissimo stavolta, così come anche Giacomelli sembra essere troppo fumoso e andare troppo a corrente alternata come trequartista. Serve il rientro di qualche elemento per dare le giuste rotazioni, Jallow può fare molto meglio, mentre prima o poi Longo dovrà riuscire ad allenarsi con continuità, altrimenti il buco nell'acqua è dietro l'angolo. Insomma serve tempo, questa rosa è completa, può competere per salvarsi e togliere soddisfazioni, ma purtroppo con tutte le difficoltà avute qualche inciampo è inevitabile.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 24 gennaio 2021 alle 16:17
Autore: Davide Marchiol
vedi letture
Print