“Luglio 1982. Avevo 15 anni e Pablito era l'eroe di quella vittoria, ho fatto festa con gli amici a Vicenza. In quella notte ho deciso che avrei provato a diventare come lui”. Intervistato da la Repubblica, Roberto Baggio ha offerto il suo personale ricordo di Paolo Rossi, a cui lo legava un profondo rapporto di amicizia, ma anche il fatto di aver vinto il Pallone d’Oro, partendo dal Vicenza: “Un mistero unico - dice il Divin Codino - ne abbiamo riso spesso insieme, abbiamo concluso che il segreto è la familiarità. Abbiamo potuto restare semplici. Se sono diventato calciatore lo devo a lui: quando penso a chi mi ha insegnato a rialzarmi dai burroni della vita penso a Paolo”.

Cosa rappresenta la sua morte?
“La fine del nostro calcio, il congedo dall’amico che mi ha ispirato di più. Ci siamo incontrati in Cina l’ultima volta, ci sono stati spazio e silenzio per parlare di noi e delle nostre esperienze simili. Non mi ha mai chiesto del rigore a USA 94, era molto intelligente e sapeva che quando vado a letto tante volte ci penso ancora”.

Sezione: Gli ex / Data: Dom 13 dicembre 2020 alle 20:05
Autore: Davide Marchiol
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