Alla vigilia della sfida di domani contro la Viterbese, valida per i quarti di finale di Coppa Italia Serie C, le parole in conferenza stampa del tecnico del Vicenza, Francesco Modesto: "Dobbiamo continuare nel lavoro, cercare continuamente il miglioramento. D’altro canto io non conosco altro che non sia il lavoro e il miglioramento, quindi su questo dobbiamo puntare. Non dobbiamo pensare che abbiamo raggiunto il primo posto, può avere valore, come autostima, come efficacia, come lavoro di gruppo, però si deve andare avanti, si deve continuare. Dobbiamo battere il ferro tutti i giorni e avere consapevolezza dei giocatori che abbiamo, dimostrare come gruppo che siamo un gruppo di lavoratori e solo così potremmo proseguire il nostro cammino. Abbiamo lasciato qualcuno a casa, abbiamo portato tanti giocatori della rosa più alcuni ragazzi della Primavera che saranno con noi. La squadra ha gli interpreti giusti per affrontare questa partita, perché noi dobbiamo fare una partita vera, bella da giocare, perché abbiamo tutti quanti voglia di andare avanti, di fare una grande prestazione e fare le nostre cose, essere tosti. Capisco anche che magari c’è qualcuno che rientra dopo tanto tempo, ma fino a quando ne ha, deve stare lì sul pezzo e poi vedremo che tipi di cambiamenti faremo durante la gara.

Pordenone? Non ci deve condizionare, dobbiamo giocare la gara, giochiamo contro la Viterbese che è una squadra comunque ottima. Anche loro hanno dei problemi magari a livello di classifica nel loro girone, però vi posso assicurare che ci sono dei giocatori determinanti, voi conoscete l’attaccante, perché è stato qui, Marotta, che è un giocatore comunque di spessore per questa categoria. Volpicelli è un trequartista mancino molto bravo, poi ci sono altri giocatori che hanno delle caratteristiche importanti, però noi dobbiamo andare lì e giocarci la nostra partita con il nostro modo di essere Vicenza. Al Pordenone poi pensiamo dopo.

Giovani? Qualcuno giocherà. Poi ci sarà sicuramente Corradi che è un 2005 che si allena sempre con noi, va a 2000 in allenamento e quindi ha la possibilità di giocare, ma sempre senza pressione, perché è un ragazzo del 2005, però ha una prospettiva importante e quindi lui starà in campo con gli altri. A quest’età è bellissimo, però prima si inizia meglio è.

Importanza della Coppa? Sono partite sempre belle, perché in palio c’è sempre un trofeo che ti dà qualcosa, quindi ti dà stimolo, ti mette a confronto comunque con squadre importanti, arrivando già ai quarti di finale. Le squadre che ci arrivano sono buone squadre e quindi ti vai a confrontare con altri avversari che magari nel tuo girone non affronti. Poi c’è modo di far giocare dei giovani interessanti da buttare dentro e valutare anche se possono essere utilizzabili durante il campionato, qualora ne avessi bisogno.

Coro per me? Io non l’ho sentito, ma forse perché ero troppo preso dalla foga, però mio figlio a fine gara mi ha detto, “Papi, guarda che ti hanno fatto un coro!”. Non ci credevo, ma è una cosa che mi ha fatto veramente molto piacere e quindi spero che comunque l’atteggiamento dei ragazzi piaccia alla gente di Vicenza- Questo è quello che posso trasferire io ai ragazzi e quello che possono dimostrare loro in campo.

Oviszach? Mi dicono tre settimane, per fortuna non c’è niente di gravissimo e invece su Cavion farà la risonanza oggi e poi vedremo”.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 06 dicembre 2022 alle 21:00
Autore: Davide Marchiol
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