Nella sua storia, il Vicenza ha potuto vantare grandissimi centravanti che hanno fatto la storia del club. Nella classifica cannonieri all-time il primato spetta a Piero Spinato, autore di 124 gol tra il 1926 e il 1937, seguito da Bruno Quaresima (110) e Alberto Marchetti (106).

Ma nell’immaginario popolare restano ovviamente vivi i ricordi di bomber più “recenti”, in alcuni casi autentici fuoriclasse che hanno fatto sognare il Romeo Menti proprio come accade agli appassionati di gaming quando giocano sui casino online consigliati dal web. Meritano una citazione particolare Pasquale Luiso (capocannoniere della Coppa delle Coppe 97-98) e Massimo Margiotta, autore di ben 51 gol con la maglia biancorossa. Ma vediamo chi sono i magnifici tre.

Paolo Rossi

Per Paolo “Pablito” Rossi non c’è bisogno di presentazione. Eroe immortale dell’Italia campione del Mondo del 1982 (fu capocannoniere), uno dei cinque italiani capaci di vincere il Pallone d’Oro, uno dei più grandi calciatori di sempre nella storia del calcio mondiale. Una leggenda, insomma.

In pochi sanno che Paolo Rossi proprio a Vicenza divenne un centravanti: fu Giovan Battista Fabbri a spostarlo dalla fascia al centro dell’attacco, intuendo il suo incredibile fiuto del gol. Il legame con l’ambiente e col presidente Farina fu profondo, Rossi fu subito protagonista in Serie B: 21 gol, capocannoniere e promozione in Serie A. L’anno successivo fu magico: Rossi trascinò i biancorossi fino ad uno storico secondo posto, finendo per soccombere nel duello scudetto soltanto alla Juventus. Anche quell’anno fu capocannoniere, 24 gol e convocazione per i Mondiali in Argentina 78 dove divenne ufficialmente “Pablito”. L’anno successivo, dopo i 2 miliardi e 612 milioni spesi da Farina per acquistare tutto il cartellino dalla Juve, fu condizionato dall’infortunio al ginocchio nel primo turno di Coppa Uefa col Dukla Praga. Rossi segnò 15 gol ma non riuscì ad evitare l’incredibile retrocessione del Lanerossi. Rifiutò il passaggio al Napoli e si accasò al Perugia. Col Vicenza si contano 60 gol in 94 partite di campionato, 66 in 108 partite ufficiali.

Luis Vinicio

Cinque stagioni, inframezzate dalla parentesi all’Inter, sono bastate a Vinicio a diventare un pezzo importante nella storia del Vicenza. Il forte attaccante brasiliano, divenuto stella di prima grandezza al Napoli qualche anno prima, si trasferì nel 1962 al Vicenza. Primo anno deludente (7 gol), poi 17 reti nell’anno successivo con sesto posto in campionato e terzo nella classifica marcatori. Altri 12 gol nel 64-65 e poi l’ultima grande stagione della sua carriera, nel 65-66: con 25 gol si laureò capocannoniere e trascinò i suoi al quinto posto finale. Vinicio, con 68 gol in 141 partite, è lo straniero più prolifico nella storia del Lanerossi Vicenza.

Stefan Schwoch

“Attaccante di categoria”, è questa l’etichetta che ha accompagnato Stefan Schwoch per tutta la sua carriera. E, in effetti, il centravanti bolzanese è ancora oggi l’attaccante più prolifico di sempre in Serie B con 135 gol in totale.

La carriera di Schwoch ha vissuto momenti straordinari al Vicenza, di cui è divenuto capitano e con cui si è ritirato dal calcio giocato. Stefan, che incredibilmente può vantare solo 14 presenze in Serie A (con 2 gol all’attivo) col Venezia nel 1998, ha giocato 7 stagioni al Menti dal 2001-2002 al 2007-08. Il suo score è di 74 gol in 220 partite (tutte in Serie B), 81 in 236 presenze ufficiali. La migliore stagione è la seconda, il 2002-03: 19 gol in campionato e ottavo posto in campionato. Schwoch negli anni successivi continua a segnare pur lottando con diversi infortuni: nel 2005-06 risulta decisivo per la salvezza dei suoi con 5 gol, tutti fondamentali.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 22 ottobre 2021 alle 13:11
Autore: Stefano Pontoni
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