Sessione di mercato invernale abbastanza insipida quella del Vicenza, che ha lasciato insoddisfatti tantissimi tifosi del Lanerossi, che si aspettavano qualcosa di un po' diverso sul mercato. La società è stata chiara, c'era bisogno di fare qualche uscita per poi procedere alle entrate e così è stato fatto. Abbiamo salutato Bizzotto, Scoppa, Guerra e Marotta. Quattro profili che non rientravano tra i titolarissimi e che, tranne che per Barbagol, erano in odore di cessione già a dicembre.

Per quanto riguarda l'ex Capitano, è stato sostituito con Nahuel Valentini. Ha esperienza e mister Mimmo Di Carlo lo ha già allenato ai tempi dello Spezia. Parliamo di un calciatore con tante preseneze in Serie B, ma bisogna anche ammettere che l'unica avventura in cui ha avuto veramente continuità è proprio quella in Liguria con l'attuale mister berico sulla panchina per due anni, a Oviedo, Ascoli e Padova non ha trovato troppa fortuna. Un ragazzo che sicuramente è un'iniezione importante di conoscenze riguardo la cadetteria, ma, visti i tantissimi errori commessi nella propria area dal Vicenza, ci si aspettava un profilo che potesse mettere più pepe nelle rotazioni con Padella, Pasini e Cappelletti. Così invece sembra restare tutto inalterato.

In mezzo al campo Agazzi è un altro innesto d'esperienza e francamente, in un cambio con Scoppa, dà più fiducia. Esperienze a Foggia, Catania, Livorno, quasi sempre da titolare, con tantissime presenze in Serie B. Un ragazzo che sa come muoversi sul campo e darà un buon ricambio a Da Riva e Cinelli.

La nota dolentissima è là davanti, dove hanno lasciato Guerra e Marotta. Per il primo sembrava inevitabile, non è mai entrato in rotazione con i compagni e ha avuto giusto un sussulto trovando spazi sugli esterni a causa delle assenze. Un po' più spiazzante l'addio di Barbagol, inaspettato, ma si pensava che il via libera alla Juve Stabia corrispondesse all'aver già trovato un sostituto, visto che altrimenti Di Carlo sarebbe rimasto con Longo, Jallow, Meggiorini e Gori davanti. Così invece non era ed è stato brutto assistere a due no in serie, prima dalle Cremonese per Strizzolo e poi da Maric, che aveva il via libera dal Monza. Alla fine la società ha chiuso per Lanzafame, profilo completamente diverso e meno uomo d'area, ma più mobile. Scopriremo come intenderà utilizzarlo il tecnico, ma non era il profilo che si cercava, non è l'attaccante d'area, il classico finalizzatore che sembrava essere il vero oggetto del desiderio. In Ungheria ha segnato tanto ma con tutto il rispetto non è la stessa cosa rispetto al campionato italiano, sicuramente arriverà motivato per cancellare il ricordo di un giocatore che nel calcio nostrano stava decisamente faticando, ma è normale che ci sia un po' di delusione per aver visto lasciare uno degli idoli dei tifosi per poi non avere già pronto il sostituto dopo il via libera, andando a tesserare l'ex Honved veramente al fotofinish. Serviva un uomo d'area, è stato preso un profilo completamente diverso, solo il campo ci dirà se basterà, ma la sensazione è che la lacuna sia rimasta invariata.

Un mercato dunque che lascia insoddisfatti, arrivano due giocatori interessanti per le rotazioni, ma che non sembrano aggiungere quel qualcosa che mancherebbe per limitare certe lacune. Davanti poi è stato lasciato andare Barbagol per cambiarlo con sostanzialmente una scommessa, vedremo Lanzafame cosa potrà dare, quel che è certo è che non è l'uomo d'area che il Vicenza sembrava cercare sul mercato di gennaio. Adesso sta al nuovo acquisto far vincere la scommessa, cercando di ribaltare i giudizi negativi arrivati dai tifosi al momento dell'annuncio, ma sta di fatto che si andava a caccia della punta di peso da mettere in area e questa, ancora una volta, non si è vista.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 03 febbraio 2021 alle 08:00
Autore: Davide Marchiol
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